Archive del 11 settembre 2014
Scioperi, Luciano: Sta per partire l’iniziativa della Fit per migliorare la legge 14
Per parlare di questo tema e mettere a punto gli ultimi dettagli organizzativi, si è riunito a Chianciano il Consiglio generale della Fit allargato ai Segretari regionali, ai Segretari generali territoriali, ai Segretari responsabili di presidio e alle componenti del Coordinamento nazionale donne che non fanno già parte del Consiglio.
All’incontro hanno preso parte tra gli altri il Segretario generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano e i Segretari nazionali Michele Imperio e Pasquale Paniccia.
Luciano nella sua relazione introduttiva ha spiegato le ragioni e l’importanza della proposta di legge di iniziativa popolare, che mira a migliorare la legge sugli scioperi rendendola più equilibrata. “La Fit si appresta a un’impresa inedita: combattere ad armi impari uno squilibrio palese – ha dichiarato il Segretario generale – quello della legge 146 del 1990 sullo sciopero, che vede il sindacato che rischia e spesso prende sanzioni, che ha le mani legate, e di contro le aziende che non sono mai chiamate in causa rispetto ai loro comportamenti disinvolti che generano conflitto o lo acuiscono, come spessissimo accade e come è stato certificato persino dal Presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi nella sua relazione annuale del 1 luglio scorso.
I miglioramenti che la proposta di legge porterà alla 146 saranno molto incisivi. “Se proclamiamo sciopero per il rinnovo di contratti nazionali – ha dichiarato Luciano – in ambiti dove il 50% dell’introito delle aziende viene dai contributi pubblici, quindi i servizi pubblici locali, per quel giorno i contributi le aziende non li prendono. Quei soldi vanno nel fondo di solidarietà della categoria”.
Non solo: siccome i viaggiatori e i pendolari sono incolpevoli e siccome la legge prevede le fasce di garanzia e i servizi minimi, nella proposta di legge proponiamo il trasporto gratuito delle persone”.
Per spiegare dove e come firmare per la proposta di legge, sarà lanciata a giorni una campagna pubblicitaria nazionale.
Congedo di Paternità
11.9.14
Definizione
Il congedo di paternità è il diritto riconosciuto al padre lavoratore di astenersi dal lavoro per un periodo pari alla durata del congedo di maternità, o per la parte residua che sarebbe spettata alla lavoratrice,nei casi di impossibilità per la madre di prestare le necessarie cure al bambino, ovvero: Leggi tutto>>
Congedo di maternità (ex astensione obbligatoria)
11.9.14
Definizione
Il congedo di maternità (ex astensione obbligatoria) è il periodo nel quale la lavoratrice dipendente ha il diritto/obbligo di astenersi dal lavoro (art. 2 T.U.). Per tutto il periodo di congedo, alla lavoratrice spetta un’indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione e vige il divieto assoluto in capo al datore di adibire le donne al lavoro (art. 16 T.U.). L’astensione non è obbligatoria per le lavoratrici autonome (artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, colone e mezzadre, imprenditrici agricole a titolo principale), per le quali vige una disciplina differenziata regolata dalla L. 546/1987.
Durata
Normalmente, il divieto di adibire le donne al lavoro è assoluto dai 2 mesi precedenti alla data presunta del parto sino ai 3 mesi successivi (art. 16 T.U.).
Sono comunque coperti dal congedo: Leggi tutto>>