Coordinamento donne
Incentivi all’assunzione di donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi Sgravi contributivi per l’assunzione di lavoratori over 50 e donne: misura e durata
1.08.14
La legge di riforma del lavoro (Legge n. 92/2012), nel rivolgere una speciale attenzione alle categorie a maggiore rischio di esclusione dal mercato del lavoro, prevede speciali incentivi per i datori di lavoro che provvedano all’assunzione di lavoratori over 50 (disoccupati da oltre 12 mesi), donne prive di impiego retribuito da almeno 24 mesi (ovunque residenti) ovvero donne prive di impiego retribuito da almeno 6 mesi se residenti in particolari aree del Paese.
L’incentivo consiste in una riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro (contributi sociali dovuti all’INPS e premi assicurativi dovuti all’INAIL) in relazione alle assunzioni con contratto di lavoro dipendente, anche in somministrazione, effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2013:
1. se il contratto di lavoro è a tempo determinato, il beneficio ha una durata di 12 mesi dall’assunzione (art. 4 comma 8 e 11, L. 92/2012);
2. se il contratto a termine è trasformato in contratto a tempo indeterminato, la riduzione è prolungata sino a 18 mesi (art. 4 comma 9 e 11, L. 92/2012);
3. se l’assunzione è effettuata direttamente con contratto a tempo indeterminato, la riduzione…Leggi tutto
Incentivi sostituzione lavoratori in congedo di maternità o paternità
Finalità
Allo scopo di favorire la non discriminazione tra i lavoratori in relazione all’esercizio dei diritti connessi alla maternità o paternità (art. 3 T.U.) e agevolare la fruizione dei relativi congedi anche nel settore privato, il Legislatore prevede un contributo a sostegno delle imprese di piccole dimensioni per la sostituzione temporanea del lavoratore nel periodo di astensione dal lavoro (art. 4 T.U.).
Disciplina
Quando il datore di lavoro (con meno di 20 dipendenti) assuma un lavoratore a termine in sostituzione di un dipendente in congedo di maternità, paternità o parentale, può fruire di uno sgravio sui contributi e sui premi assicurativi INAIL del 50% (limitatamente alla quota a carico del datore; art. 4, comma 3 T.U.).
Il diritto all’agevolazione spetta in caso di assunzione a temine di lavoratori in sostituzione di:
1. personale dipendente assente per congedo di maternità o paternità, congedo parentale o congedo per malattia del figlio;
2. lavoratrici autonome in astensione dal lavoro per maternità (in questo caso non sono previsti limiti dimensionali per il riconoscimento del beneficio al datore di lavoro).
Il beneficio decorre dalla data di assunzione del sostituto e dura:
Furlan (Cisl): “Difesa diritti donne in maternità e tutela della famiglia, siano priorità del Parlamento europeo”
Così Annamaria Furlan, Segretario Generale Aggiunto della Cisl, sull’andamento del dibattito in Parlamento ed in Commissione europea sui temi inerenti la tutela della maternità e del congedo delle lavoratrici madri e lavoratori padri”.
Roma, 15 luglio- “La Cisl è preoccupata per l’andamento del dibattito in Parlamento ed in Commissione europea sui temi inerenti la tutela della maternità e del congedo delle lavoratrici madri e lavoratori padri“. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan. “In particolare- continua Furlan- crediamo sia importante mantenere alta l’attenzione su questi aspetti, soprattutto a fronte dell’attuale crisi economica che rischia di penalizzare ancora di più proprio la componente femminile, non solo sul piano lavorativo ma anche su quello sociale. Chiediamo dunque agli Europarlamentari italiani di adoperarsi per rinnovare l’impegno in favore della salvaguardia dei diritti delle lavoratrici in gravidanza ed in maternità. Nello specifico sottolineiamo che la tutela della maternità e del principio di parità e pari opportunità tra uomini e donne sul lavoro, costituiscono fattori di crescita e di benessere essenziali per determinare quel cambiamento positivo e significativo atteso da milioni di cittadine e cittadini dell’ Europa“. “La difesa dei diritti delle donne in maternità e la tutela della famiglia- conclude Furlan- devono essere una priorità del Parlamento europeo in un dialogo concertato con le Parti sociali pronte a dare il proprio contributo alla costruzione di un processo democratico e rispettoso del principio di non discriminazione nel lavoro come nella società”.
Ufficio stampa Cisl