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Coordinamento donne

Permessi e congedi per motivi personali (ex art. 4 Legge 53/2000)

Finalità
Il Legislatore tiene in considerazione le particolari esigenze che si possono presentare nell’arco della vita del lavoratore e riconosce, ai dipendenti di datori di lavoro pubblici e privati, il diritto di fruire di permessi retribuiti e congedi (non retribuiti) per motivi personali derivanti da eventi e cause particolari, tassativamente previste dall’art. 4 della L.53/2000 e precisate dal relativo regolamento di attuazione (posto con D.M. 21 luglio 2000, n. 278).

Il lavoratore conserva il posto di lavoro durante il periodo di assenza e al suo termine ha diritto di rientrare nella stessa unità produttiva, o in altra ubicata nello stesso comune, e di essere adibito alle ultime mansioni svolte o equivalenti.

Permessi retribuiti

Il lavoratore può fruire di un permesso retribuito (nella misura di 3 giorni all’anno) in caso di infermità grave o decesso di parenti o conviventi che stiano con il richiedente in relazione di (art. 4, comma 1 L.53/2000 e art. 1 D.M. 21 luglio 2000, n. 278):

1. coniuge (anche legalmente separato);

2. parente entro il 2° grado (anche non convivente);

3. convivente (quando la convivenza risulti da certificazione anagrafica).

Nei 3 giorni di permesso non sono computabili i giorni festivi o non lavorativi. In alternativa alla fruizione dei permessi, solo nei casi di grave infermità di uno dei familiari indicati, il lavoratore può concordare con il datore di lavoro modalità diverse di svolgimento…Leggi tutto>>

Linee guida sulla contrattazione di genere e per la famiglia. Confronto con i Coordinatori di area contrattuale Merci/Logistica, Anas, Mobilità/Attività Ferroviarie.

Ieri la Responsabile del Coordinamento Nazionale Donne ha presentato il documento di proposta “Linee guida sulla contrattazione di genere e per la famiglia nei trasporti” ai Coordinatori di area contrattuale Merci/Logistica, Anas, Mobilità/Attività Ferroviarie che saranno impegnati nel percorso di rinnovo.

Il documento, elaborato a cura del Coordinamento Nazionale Donne Fit, raccoglie proposte e suggerimenti utili e migliorativi, da inserire nelle piattaforme per i rinnovi contrattuali, costruite partendo dall’analisi della comparazione degli istituti normativi relativi alle politiche di genere e per la famiglia nei contratti dei trasporti.

Riservandosi di intervenire in modo specifico con proposte concrete migliorative/integrative per ogni prossimo rinnovo contrattuale, si è voluto dare un contributo utile a supporto dell’evoluzione contrattuale e del lavoro e dell’impegno delle singole Aree contrattuali.

Il lavoro è da considerare come un work in progress e sarà necessariamente oggetto di un costante aggiornamento grazie anche al contributo dei dirigenti sindacali impegnati in prima persona ai tavoli contrattuali e della Federazione tutta.

In allegato il documento e le tabelle di comparazione allegate allo stesso

Vedi il documento Linee_guida

Vedi la tabella Sostegno Economico e Normativo Maternità-Paternità

Vedi la tabella Pari Opportunità

Vedi tabella Conciliazione Tempi di Vita e Lavoro

Sentenze Cassazione n.15435 del 10 Luglio 2014 in merito ai permessi della Legge 104/1992 e la tredicesima del lavoratore

Sentenza :

In merito ai permessi della Legge 104/1992 e la tredicesima del lavoratore e, più precisamente, al caso di una lavoratrice madre con figlio disabile alla quale il datore di lavoro tratteneva dalla tredicesima mensilità la quota parte relativa alle giornate di assenza per la fruizione dei permessi per l’assistenza a disabili, la Suprema Corte ha chiarito che i permessi richiesti alla luce della Legge 104 devono essere computati ai fini delle ferie e della tredicesima; la non computabilità dei permessi ai fini della tredicesima opera solamente se questi permessi si cumulano con i congedi parentali e con i congedi per la malattia del figlio.

Coordinamento Donne FIT CISL Liguria Riconoscimento contributi figurativi

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LAVORO: DONNE CGIL CISL UIL A MORANDO, SERVONO INTERVENTI CONCRETI

Roma, 9 lug. – (Adnkronos) – “La ‘sottovalutazione del ruolo
delle politiche volte a valorizzare l’occupazione femminile rischia di
allontanare l’obiettivo della crescita’ è una sottolineatura da parte
del Vice ministro dell’Economia Morando che non può che trovare
d’accordo le donne di Cgil, Cisl, Uil, quotidianamente a contatto con
le difficoltà occupazionali di migliaia di lavoratrici e migliaia di
disoccupate, giovani e meno giovani”. E’ quanto affermano in una nota
congiunta Loredana Taddei, Liliana Ocmin e Maria Pia Mannino,
responsabili delle Politiche di Genere di Cgil Cisl Uil, in merito a
quanto affermato oggi dal vice ministro di via XX settembre, Enrico
Morando.

“Sembrerebbe, dunque, una ovvietà affermare da parte del
rappresentante del Governo che occorre ritornare a una crescita
stabile, socialmente ed ecologicamente sostenibile. Ma per raggiungere
questo obiettivo servono riforme strutturali e non si deve trascurare
il ruolo delle donne che spesso sono più preparate degli uomini ma
sono scoraggiate”, aggiungono. E’ proprio questo il problema,
proseguono le dirigenti sindacali di Cgil Cisl Uil: “creare occasioni
ed opportunità da offrire alle donne per contribuire a pieno alla
rinascita della nostra economia e della competitività delle nostre
aziende. Gli strumenti? Sono anni che come sindacato affermiamo che
dalla valorizzazione del ruolo delle donne nel lavoro il sistema
economico italiano può trarre giovamento e nuova linfa per la
ripresa”.

Sono anni, aggiungono, “che affermiamo che dare lavoro alle
donne, significa aumentare di qualche punto il Pil, sono anni che
sosteniamo che per consentire alle donne di lavorare occorre rimettere
in piedi un sistema di welfare che non può più puntare solo
sull’elemento femminile per continuare a trascinare la sua stanca e
inefficiente attività sociale”.