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Articolo 18 deve rimanere per tutti i lavoratori
L’articolo 18 deve rimanere per tutti i lavoratori
GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE E DI LOTTA SABATO 18 OTTOBRE 2014 ore 9.30 PIAZZA CARICAMENTO (ACQUARIO)
Serve un confronto e serve concretezza.
La Priorita’ Non Deve Essere L’ Abolizione dell’ Articolo 18 ma il Lavoro, Si alla Cancellazione di tutti i Contratti Co.Co.Pro Finte P.Iva/ Associate In Partecipazione
FATTI NON PAROLE
BASTA PRECARIETA’ SI AL BUON LAVORO
- Ammortizzatori sociali: si a un sistema di tutela per tutti i lavoratori
- Mantenimento CIG ordinaria/straordinaria ed estensione a tutti i lavoratori
- Indennità disoccupazione per tutti i lavoratori
- Riformare i servizi per il collocamento e la formazione per aiutare a trovare lavoro, non con parole ma con investimenti certi ed adeguati
- Abbassare le tasse sul lavoro.
Annamaria Furlan è il nuovo Segretario Generale della Cisl
“La Cisl continuerà ad essere riformista, rigorosa, pragmatica. Solo un grande patto sociale puo’ riaprire all’Italia l’orizzonte di speranza e futuro che merita”
Così Annamaria Furlan dopo la sua elezione alla guida dell’organizzazione dopo le dimissioni di Raffaele Bonanni nominato nuovo direttore del Centro Studi di Firenze.
Roma, 8 ottobre 2014. Annamaria Furlan è il nuovo Segretario generale della Cisl. Il consiglio generale ha accettato, per presa d’atto e senza votare, le dimissioni irrevocabili di Raffaele Bonanni e ha accolto con 196 voti favorevoli su 200 presenti la sua proposta eleggendo Annamaria Furlan. Con oltre il 90% dei consensi, Annamaria Furlan ha raggiunto lo stesso livello di gradimento toccato da Raffaele Bonanni nel 2006.
Il neosegretario generale della Cisl riconosce al suo predecessore Bonanni di essere stato “il mio maestro più significativo”. Da lui, afferma, “ho imparato la pazienza e l’umiltà, che nella responsabilità sono un dovere”. “Sono molto contenta e ringrazio Bonanni e tutta la Cisl per avermi eletta . Abbiamo fatto cose grandiose ed inedite insieme a Bonanni in questi lunghi anni, superando con coraggio prove difficili, prima da soli e poi facendo diventare le nostre idee quelle di tutti. La Cisl di Bonanni ha avuto la capacità non solo di intuire le cose importanti da cambiare nel nostro paese, ma anche la capacità di mobilitarsi da sola”. “Oggi -prosegue- per contrastare il declino del paese e la sfiducia dei cittadini, abbiamo bisogno di tornare tra i lavoratori ed i pensionati e proporre il nostro modello sociale e sindacale, interpretando i bisogni e le speranze delle persone che rappresentiamo. Dobbiamo far riscoprire il valore e l’importanza dei corpi intermedi perché negare la rappresentanza significa mettere a rischio la democrazia”.
“Solo un grande patto solidale, un grande slancio di cooperazione possono riaprire all’Italia l’orizzonte di speranza e futuro che merita” prosegue Annamari Furlan ribadendo che l’uscita dalla crisi deve fondarsi su un nuovo patto sociale, un patto che “deve coinvolgere tutte le parti sociali”. Passi avanti infatti per Annamaria Furlan sono stati fatti dal governo nell’incontro di ieri, dimostrandosi disponibile ad avere come unico interlocutore il sindacato sui temi del lavoro, rappresentanza e contrattazione e riconfermando la volonta’ di rivedere la parti sociali nel prossimo incontro del 27 ottobre. ‘‘Fa male la Cgil a non valutare quanto successo ieri nell’incontro a palazzo Chigi dove si è riaperto il confronto che significa partecipazione e democrazia’ “Rispetto molto le posizioni di altre confederazioni. In ogni momento bisogna lavorare per fare una sintesi unitaria che su alcuni temi gia’ c’è, su altri meno. Ma questo e’ il pluralismo del sindacato italiano”.
Anche il segretario generale uscente, Raffaele Bonanni, nel suo discorso di commiato, ha fatto riferimento alla distanza con le altre organizzazioni sindacali, in particolare, con la Cgil. “La vicenda dei rapporti tra le organizzazioni sindacali mi ha molto pesato – ha affermato Bonanni. Pur essendo orgogliosamente cislino so che le realta’ devono mettersi d’accordo ma è qui che ogni volta ‘casca il mulo’ non si riesce a farlo e questo e’ il mio rammarico.Senza unità si rischia di prestare il fianco ai poteri forti che hanno sfasciato i partiti e vogliono sfasciare anche i sindacati”.
Ma “le donne sono molto attente e volitive e anche identitarie e quindi puo’ darsi, anzi spero, che questo possa favorire i rapporti, ma mettera’ in luce anche le diversita’. Poi l’intelligenza riuscira’ a coniugarle” ha aggiunto in riferimento ai futuri rapporti con la Cgil alla luce del fatto che anche al vertice della confederazione di via Po dovrebbe arrivare una donna, Annamaria Furlan.
“Noi siamo per l’unità, ma quella vera le false unità indeboliscono il sindacato – ha tenuto a precisare Raffaele Bonanni auspicando che la Cisl “possa disporre di una unità interna, non fatta di facciata e che permetta ad ognuno di dare generosità e garantire consenso al nuovo segretario generale Annamaria Furlan per sostenere la battaglia che la Cisl sta portando avanti in questo difficile momento per il paese. “Finora siamo riusciti a mantenere una posizione molto solida che vi invito a mantenere forte nel tempo. Le sorti della democrazia sono anche nelle nostre mani”.
E commentando ance lui l’incontro a palazzo Chigi con il premier Renzi: “Tanto tuonò che piovve – ha detto Bonanni riferendosi alla tanto attesa decisione di Renzi di incontrare le parti sociali. “Ci sono convergenze, ne troveremo altre. Il dialogo è importante, non potevamo essere l’unico paese in Europa senza dialogo sociale. E se il dialogo si fa senza accettare veti fa bene al Paese e rafforza l’economia. Questa è l’unica strada. Ma ci vuole disponibilità e molta umiltà da parte di tutti” ha concluso.
“Le politiche economiche degli ultimi governi sono state insufficienti ad affrontare la gravita’ della crisi, anche nella fase piu’ acuta, e neppure “il dinamismo riformistico di Renzi da’ segni di innovazione e svolta radicale”. La critica rivolta all’Esecutivo dal neo segretario generale della Cisl, secondo cui serve una nuova politica in grado di produrre un’inversione del declino capace di creare sviluppo, a partire dalla riforma fiscale. La Cisl – ha detto Annamaria Furlan – “incalzera’ il governo sulla delega sulla riforma fiscale”. Per far uscire “dalla palude in cui e’ incagliato il Paese” non e’ stato sufficiente il bonus di 80 euro – ha affermato
Annamaria Furlan che l’ha giudicato “una buona operazione” – servono investimenti, innovazione e interventi per detassare il lavoro e ridurre le disuguaglianze, che si sono approfondite negli anni della crisi”.
Incontro Governo-Sindacati – Furlan: “Finalmente uno spiraglio per discutere come ridare speranza al Paese”
Incontro governo Sindacati,
Furlan: “C’è la positività di aver messo a calendario con il Governo altri incontri nei prossimi giorni sui temi del lavoro, contrattazione e rappresentanza ” ha sottolineato il Segretario Generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan al termine dell’incontro con il Premier Renzi a Palazzo Chigi. “Forse ha inizio un nuovo percorso. Da parte nostra massima disponibilita’ al confronto. Tutti abbiamo voglia di cambiare questo paese. Il sindacato confederale piu’ di ogni altro”.
Roma 7 ottobre 2014. “C’è la positività di aver messo a calendario degli incontri”. Così il Segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan al termine dell’incontro a Palazzo Chigi voluto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha messo in agenda un nuovo incontro con i sindacati il prossimo 27 ottobre per approfondire i temi del lavoro e della legge di stabilità.
“Abbiamo riscontrato una disponibilita’ al confronto: avere la certezza che su lavoro, contrattazione e rappresentanza si dialoghi con il sindacato lo vediamo come valore aggiunto. Ed il fatto di avere una data sulla legge di Stabilità e incontri con il Ministro Poletti su delega lavoro e decreti attuativi può rappresentare un momento di svolta nel rapporto tra Governo e parti sociali. Dalle prime dichiarazioni – ha spiegato ancora – mi sembra ci siano delle aperture sull’articolo 18 come dimostra il fatto che oltre al reintegro per i licenziamenti discriminatori oggi si parli anche di quelli disciplinari. Ma basta con l’arena politica, Renzi parli con le parti sociali che hanno competenza sul merito” – ha proseguito ribadendo ad esempio la necessità che la nuova forma contrattuale a tutele crescenti assorba “tutto il precariato che abbiamo nel Paese”. Inopportuna invece una legge sulla rappresentanza. Furlan riferisce infatti che nel corso dell’incontro di oggi i sindacati hanno fatto notare che sono stati fatti “accordi importanti e questi devono essere applicati”. In ogni caso aggiunge “il fatto che il premier abbia detto che l’interlocuzione e’ con il sindacato ci sembra una risposta corretta”.
Si è poi soffermata sulle questioni espresse nel corso dell’incontro che per la Cisl restano prioritarie: risorse per lo sviluppo, tagli agli sprechi nella pubblica amministrazione e lotta all’evasione fiscale e contributiva. “Le risorse per lo sviluppo, ha spiegato- sono fondamentali per creare lavoro. Vogliamo poi vedere una grande determinazione da parte del Governo sui tagli agli sprechi nella spesa pubblica e sulle ruberie e vogliamo anche una lotta piu’ incisiva all’evasione fiscale, contributiva e dell’Iva. Esaranno questi i temi dei quali la Cisl parlerà il 18 ottobre nelle piazze del Paese. Una battaglia a tutto tondo, incontreremo lavoratori, pensionati, disoccupati”.
Sull’operazione Tfr “ci sono dei pericoli che vanno evitati” ha detto il segretario generale aggiunto spiegando in conferenza stampa a Palazzo Chigi che i sindacati lo hanno “fatto presente al presidente del Consiglio. “Mi sembra – ha precisato Furlan – che dalle sue risposte il premier stia riflettendo sulle questioni poste. Gli aspetti problematici sono “cosa succede alla previdenza complementare”, perche’ soprattutto i giovani avranno pensioni future sicuramente piu’ basse e la previdenza complementare e’ una salvaguardia perche’ non siano futuri pensionati poveri. L’altro aspetto e’ la questione fiscale. Se il Tfr va in busta paga e deve rilanciare consumi deve essere a tasse zero – ha detto Furlan – Se invece non e’ a tasse zero rischiamo che i lavoratori siano assolutamente penalizzati”.
Infine, sul salario minimo “abbiamo rinfrescato la memoria al premier dicendo che nel paese l’85% dei lavoratori sono coperti dai minimi contrattuali e questi semmai vanno estesi al 15% di lavoratori che non ne usufruisce, cioe’ ai precari, che non hanno copertura e sono alla merce’ del mercato non regolato. Non abbiamo bisogno di salario minimo – ha precisato – ma di coprire quel 15% di giovani uomini e donne che non hanno copertura contrattuale, anche pensando al salario a tutele crescenti. Quanto ai contratti aziendali, vanno detassati – ha ribadito – per renderli appetibili”.
“Come mai l’incontro avviene alla vigilia della fiducia? Non ha importanza” – ha detto osservando che semmai c’è da chiedersi perché ci sia voluto tanto tempo. “Forse ha inizio un nuovo percorso” – ha quindi concluso ribadendo “la massima disponibilita’ del sindacato a confrontarsi col governo. La voglia di cambiare questo paese non ce l’ha solo Renzi, – ha tenuto a precisare – ce l’abbiamo tutti e il sindacato confederale piu’ di ogni altro. Oggi, finalmente abbiamo uno spiraglio per discutere come ridare speranza al Paese”.