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Scioperi, Luciano: Sta per partire l’iniziativa della Fit per migliorare la legge 14
Per parlare di questo tema e mettere a punto gli ultimi dettagli organizzativi, si è riunito a Chianciano il Consiglio generale della Fit allargato ai Segretari regionali, ai Segretari generali territoriali, ai Segretari responsabili di presidio e alle componenti del Coordinamento nazionale donne che non fanno già parte del Consiglio.
All’incontro hanno preso parte tra gli altri il Segretario generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano e i Segretari nazionali Michele Imperio e Pasquale Paniccia.
Luciano nella sua relazione introduttiva ha spiegato le ragioni e l’importanza della proposta di legge di iniziativa popolare, che mira a migliorare la legge sugli scioperi rendendola più equilibrata. “La Fit si appresta a un’impresa inedita: combattere ad armi impari uno squilibrio palese – ha dichiarato il Segretario generale – quello della legge 146 del 1990 sullo sciopero, che vede il sindacato che rischia e spesso prende sanzioni, che ha le mani legate, e di contro le aziende che non sono mai chiamate in causa rispetto ai loro comportamenti disinvolti che generano conflitto o lo acuiscono, come spessissimo accade e come è stato certificato persino dal Presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi nella sua relazione annuale del 1 luglio scorso.
I miglioramenti che la proposta di legge porterà alla 146 saranno molto incisivi. “Se proclamiamo sciopero per il rinnovo di contratti nazionali – ha dichiarato Luciano – in ambiti dove il 50% dell’introito delle aziende viene dai contributi pubblici, quindi i servizi pubblici locali, per quel giorno i contributi le aziende non li prendono. Quei soldi vanno nel fondo di solidarietà della categoria”.
Non solo: siccome i viaggiatori e i pendolari sono incolpevoli e siccome la legge prevede le fasce di garanzia e i servizi minimi, nella proposta di legge proponiamo il trasporto gratuito delle persone”.
Per spiegare dove e come firmare per la proposta di legge, sarà lanciata a giorni una campagna pubblicitaria nazionale.
Congedo di Paternità
11.9.14
Definizione
Il congedo di paternità è il diritto riconosciuto al padre lavoratore di astenersi dal lavoro per un periodo pari alla durata del congedo di maternità, o per la parte residua che sarebbe spettata alla lavoratrice,nei casi di impossibilità per la madre di prestare le necessarie cure al bambino, ovvero: Leggi tutto>>
Congedo di maternità (ex astensione obbligatoria)
11.9.14
Definizione
Il congedo di maternità (ex astensione obbligatoria) è il periodo nel quale la lavoratrice dipendente ha il diritto/obbligo di astenersi dal lavoro (art. 2 T.U.). Per tutto il periodo di congedo, alla lavoratrice spetta un’indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione e vige il divieto assoluto in capo al datore di adibire le donne al lavoro (art. 16 T.U.). L’astensione non è obbligatoria per le lavoratrici autonome (artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, colone e mezzadre, imprenditrici agricole a titolo principale), per le quali vige una disciplina differenziata regolata dalla L. 546/1987.
Durata
Normalmente, il divieto di adibire le donne al lavoro è assoluto dai 2 mesi precedenti alla data presunta del parto sino ai 3 mesi successivi (art. 16 T.U.).
Sono comunque coperti dal congedo: Leggi tutto>>
Richiesta incontro Divisione Passeggeri Servizio Universale Loung Haul e Divisione Trasporto Regionale Liguria
8.9.14
Richiesta incontro riguardante la sicurezza treno e furti bordo treno al personale mobile.
Decreto Sblocca Italia – Infrastrutture
8.9.14
Il Consiglio dei Ministri di venerdì 29 agosto 2014 u.s. ha approvato il Decreto Sblocca Italia, che contiene una serie di misure urgenti riguardanti diversi ambiti : l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e la ripresa delle attività produttive.
Forniamo di seguito un’ analisi delle misure che riguardano le Infrastrutture, in base a quanto è desumibile dalle comunicazioni ufficiali della Presidenza del Consiglio, non essendo ancora disponibile, per esigenze di coordinamento formale, il testo del Decreto uscito dal Consiglio dei Ministri.
Il decreto si ispira a quattro criteri: Leggi tutto>>