Trasporto Pubblico Locale
Perché la FIT CISL non aderisce allo sciopero generale regionale dei trasporti del 24 luglio.
Genova, 06-06-2020: Perché la FIT CISL non aderisce allo sciopero generale regionale dei trasporti del 24 luglio.
Gli scioperi di categoria devono avere un obiettivo chiaro, devono individuare una controparte certa.
Oggi, nella situazione drammatica che stiamo vivendo come cittadini e come lavoratori, responsabilmente, non possiamo pensare di far perdere ore di salario ai lavoratori che già sono in grandissima sofferenza a causa della cassa integrazione e con il problema enorme del ritardo nei pagamenti, con gravi ripercussioni sugli stipendi.
La responsabilità politica è dei vari soggetti che negli ultimi trent’anni si sono susseguiti nella guida del governo centrale e della nostra regione, nessuno escluso. La FIT e la CISL fanno sindacato e non politica.
Occorre oggi, a nostro parere, che tutti i soggetti politici e sociali si riuniscano e assieme elaborino un piano di investimenti sicuri per le infrastrutture indispensabili e assicurino tempi certi e celeri per svolgere le pratiche amministrative oltre che per dare il via alla realizzazione delle opere stesse, ormai assolutamente indispensabili e non più procrastinabili per il futuro e lo sviluppo del lavoro nel nostro territorio.
La FIT assieme alla CISL continua a lottare per le infrastrutture e per la soluzione dei problemi causati dai lavori sulle autostrade. Già oggi abbiamo scritto una lettera al Governo, alla Regione e ad Autostrade perché al più presto parta un confronto col sindacato per superare la battaglia ideologica e partitica e si possa approdare finalmente alla necessaria e irrinunciabile collaborazione per affrontare e risolvere i problemi di tutta la collettività.
Il Segretario Generale FIT CISL Liguria, Mauro Scognamillo
Scioperi, Piras: La Commissione limita il diritto di sciopero
“I dati forniti oggi dalla Commissione contraddicono la linea che essa stessa si è data: i fatti dimostrano che comprimere il diritto di sciopero aumenta la conflittualità”, così Antonio Piras, Segretario generale della Fit-Cisl, commenta la relazione presentata oggi dal Presidente della Commissione alla Camera dei Deputati.
“L’esercizio del diritto di sciopero nel Tpl – spiega Piras – è stato regolamentato fino a poco tempo fa da una provvisoria regolamentazione dettata dalla Commissione. Quella normativa era divenuta, sempre secondo la Commissione, carente sotto molti punti di vista, così le parti sociali e datoriali il 28 febbraio scorso hanno firmato un accordo per introdurre elementi che prevenissero il conflitto tutelando maggiormente lavoratori e utenti. Ma la Commissione, che aveva l’obiettivo di comprimere il diritto e null’altro, non ha tenuto nella giusta considerazione il lavoro delle parti sociali e ha valutato l’accordo, nel suo complesso, non idoneo. Pertanto ha emanato lo scorso 7 maggio una delibera correttiva dell’accordo, tesa a dimezzare le possibilità di esercizio del diritto di sciopero.
Fin qui la vicenda recente, ma oggi apprendiamo dai dati forniti dalla stessa Commissione che, invece nel settore ferroviario gli scioperi nel 2017 sono diminuiti del 50% rispetto all’anno precedente. La Commissione però ha dimenticato di dire oggi che in questo stesso settore dal 1999 vige un accordo tra le parti, da cui dipende tale scarsa conflittualità”.
“Il comportamento che non condividiamo della Commissione – prosegue il Segretario generale – è confermato da un ulteriore grave segnale che essa stessa ha dato: ha ridotto il diritto di sciopero a un evento puramente simbolico nei casi in cui la protesta sia una reazione per un’aggressione a un lavoratore dei trasporti nell’esercizio delle sue funzioni. In altre parole abbiamo un fenomeno, quello delle aggressioni fisiche e verbali ai ferrovieri e agli autoferrotranvieri in particolare, che sta crescendo esponenzialmente, tanto da essere monitorato dal Ministero dell’Interno, con il quale stiamo cercando di introdurre elementi di prevenzione. Ed è questo il contributo della Commissione alla sua soluzione?
La Commissione dovrebbe garantire il contemperamento fra il diritto di sciopero e gli altri diritti, della persona, costituzionalmente tutelati, non legiferare”.
Comunicato Stampa TPL
Oggi 21 Novembre 2017 si è tenuto l’incontro tra il Comune di Genova, Città Metropolitana, le Aziende AMT Spa e ATP Spa e le Organizzazioni Sindacali.
Durante la riunione il Comune di Genova e Città Metropolitana, dopo ampia discussione e valutazione con le Organizzazioni Sindacali, hanno confermato la volontà a perseguire gli obiettivi indicati nelle loro precedenti deliberazioni per l’integrazione tra i bacini G urbano e TG extra-urbano del Trasporto Pubblico Locale.
Come FIT CISL Liguria non possiamo che valutare positivamente questa volontà ma riteniamo altresì indispensabile che gli impegni presi oggi debbano essere perseguiti con tutte le risorse necessarie e la massima volontà di tutte le parti in gioco; al fine di assicurare un servizio migliore rivolto ai cittadini e per rendere queste due società AMT e TPL più solide e forti garantendo un futuro certo ai lavoratori, che troppo spesso ci si dimentica siano anch’essi cittadini e padri di famiglia.
L’imperativo è raggiungere questi obiettivi e tenere fede agli impegni presi per il bene di tutta la cittadinanza.
Nell’incontro si è inoltre deciso che entro il 15 Dicembre 2017 le parti si rivedranno nuovamente e come Organizzazione Sindacale riteniamo che entro tale data sia fondamentale avere un quadro completo della situazione per effettivamente portare a termine questo processo.
In conclusione come FIT CISL Liguria confidiamo e riteniamo indispensabile che gli impegni presi nella giornata odierna vengano rispettati altrimenti non ci rimetterebbero solo i lavoratori di queste due società ma soprattutto il bene comune e tutti i cittadini.
Segreteria Regionale Fit Cisl Liguria