Cos’è la CISL
Cos’è la CISL
La Cisl è innanzitutto un’associazione, che fa leva sull’adesione volontaria dei lavoratori e che è aperta a tutte le provenienze politico-ideologiche. La Cisl ha contribuito in modo determinante a liberare l’azione sindacale dai tentativi di strozzarla con vincoli normativi, difendendo il principio della libera negoziazione tra le parti e della effettiva validità giuridica dei contratti collettivi. L’autonomia dai partiti e dallo Stato trova i suoi presupposti nell’autonomia della dimensione sociale nei confronti di quella politica.
I padri Fondatori hanno concepito e strutturato così la Cisl, libera e autonoma.
I grandi cambiamenti della globalizzazione degli ultimi 20 anni hanno investito anche noi. Nonostante questo credo che il sindacato italiano sia in buona salute. Siamo una realtà forte. Al tempo stesso dobbiamo ragionare tenendo conto degli impegni che abbiamo assunto e dei traguardi che ci attendono. I lavoratori italiani si aspettano molto dal sindacato. Non ci chiedono solo di difenderli, ci chiedono di dare loro un orientamento su tutti i grandi problemi della società italiana.
È nostro impegno esprimere una cultura vera, continuare sulla strada per far avanzare una prospettiva di cambiamento del sindacato che sia d’aiuto alla trasformazione del paese.
L’idea essenziale che la Cisl ha proposto fin dalla sua nascita è che il sindacato ricava la propria effettiva legittimità storica soltanto dallo stretto legame con i lavoratori, unendoli in un assetto associativo, volontaristicamente accolto e autonomo, ossia, prima di tutto, libero da qualsiasi controllo esterno, politico e organizzativo. La Cisl è il Sindacato dell’autonomia, dell’associazione, della contrattazione.
Autonomia, cioè indipendenza e progetto proprio. Capacità di determinare i propri obiettivi, le vie e i mezzi per raggiungerli in piena indipendenza da qualsiasi condizionamento e da qualsiasi centro di potere privato o pubblico. Autonomia, quindi, dal padronato, dai partiti politici, dal governo, dallo Stato.
Associazione: il sindacato è un’organizzazione che nasce per libera volontà dei lavoratori, è composto da questi lavoratori, può rappresentare di fatto anche gli altri, ma questi non hanno diritto a determinare la vita e gli orientamenti del sindacato. Questo vuol dire che la Cisl non è né istituzione statale, né indistinto movimento; che il sindacato non sta fuori dai luoghi di lavoro ma dentro; che la democrazia sindacale ha dei referenti, delle regole, è delegata, si basa sul mandato dai rappresentanti ai rappresentati.
Contrattazione: a essa il sindacato affida il compito fondamentale e primario di migliorare, in continuità, le condizioni economiche e professionali dei lavoratori. Quello contrattuale è il metodo che la Cisl ritiene nettamente superiore agli altri, alla tutela legislativa o al mutamento di prospettive politiche generali, perché impegna direttamente i lavoratori e le loro organizzazioni, perché dà concretezza e dinamismo al conflitto di interessi e lo conduce nell’alveo dei processi democratici.
La centralità della persona e dei suoi interessi soggettivi, rappresentano un tratto di continuità in tutto il sistema sindacale Cisl, andandosi a riempire anche di soggettualità e di motivazioni nuove, dall’accoglienza dei lavoratori stranieri ai giovani che si avvicinano al mondo sindacale, alle donne che sono alle prese con i problemi di sempre, nel mercato del lavoro e nella vita privata.
La consistenza organizzativa e l’indiscussa modernità della Cisl traggono forza dall’articolazione interna basata su un pluralismo di diversi modelli sindacali coesistenti sul territorio e tra le categorie di lavoro, esprimendosi come soggetto in grado di offrire tutela del posto di lavoro, ma anche comprensione dei problemi che per la propria posizione occupazionale la persona affronta.
La Cisl ha celebrato nel 2013 il XVII congresso, a oltre sessant’anni dalla nascita che data dal 1950. Con più di 4 milioni e mezzo di iscritti, cresce e conferma la sua natura di confederazione di sindacati basata su principi di libertà, giustizia, partecipazione, responsabilità, apertura al nuovo, autonomia, e fedele ai valori del cattolicesimo democratico e del riformismo laico.